mercoledì 11 marzo 2015

incontro con Alessia Gazzola

Martedi 10 marzo Alessia Gazzola ha incontrato i suoi lettori al Circolo dei Lettori di Torino. L'occasione è stata la presentazione dell'ultimo libro "Una lunga estate crudele", quarto titolo (quinto se includiamo il prequel) della serie dedicata ad Alice Allevi. L'incontro è stato moderato dalla giornalista Elena Masuelli. Visto che non mi sono presa nessun appunto, faccio affidamento sulla memoria per farne un resoconto, in ordine alquanto sparso.
Premetto che seguo i libri della Gazzola da circa 3 anni, li trovo letture piacevoli e poco impegnative, ma in quest'incontro ho trovato anche l'autrice una persona davvero carina e deliziosa, che è stata molto gentile e disponibile con tutti noi presenti.



I personaggi del suo libro
La parte rosa dei suoi libri è quella che molti dei suoi lettori prediligono. Pare addirittura che alcuni tra i suoi fan le abbiano detto che della parte gialla non gliene frega granché, ma che leggono i suoi libri solo per le avventure sentimentali di Alice. Questo naturalmente ad Alessia fa un po' dispiacere, perché lei pone ogni attenzione anche nella costruzione della parte gialla della trama, e anzi comincia a scrivere soltanto quando ha ben chiara in testa l'intera struttura della storia, del caso, e della possibilità di un'eventuale falsa pista. Non è per niente facile scrivere un giallo, bisogna avere metodo.
Anche in quest'ultimo libro il cuore di Alice continua ad essere diviso fra due uomini, Claudio e Arthur. Entra in scena anche un terzo pretendente, ma la Gazzola non ha inserito questo terzo personaggio con l'intenzione di portarlo a qualcosa di concreto, ha semplicemente voluto dare ad Alice l'ebbrezza di essere corteggiata, dato che sia Claudio che Arthur non le hanno mai concesso questo piacere. Nel prossimo libro (che nelle intenzioni della Gazzola dovrebbe essere l'ultimo della serie) l'autrice vorrebbe dare un happy end ad Alice, sia professionale sia sentimentale, però non è ancora certa di "come" darglielo (o per lo meno non si è voluta sbilanciare). Da quanto mi sembra di aver capito non ci sarà di nuovo un terzo incomodo, negli interessi amorosi, ma "vincerà" uno fra Claudio o Arthur. Almeno questo è quello che la Gazzola ha ammesso in una prima risposta. Non penso che lei abbia già deciso chi dei due, per ora. Successivamente, in un'altra risposta verso la fine dell'incontro ha accennato che potrebbe anche essere un happy end che non richieda che per forza che Alice si debba sistemare sentimentalmente. Quindi certezze sul prossimo libro non ne ha ancora nemmeno lei, pare...
Comunque l'impressione è che la Gazzola voglia provare a cimentarsi con altro, sempre narrativa, ironica o con toni da commedia, non necessariamente gialla. Ma con Alice, per quanto parlasse di un happy end, vorrebbe comunque lasciarsi dietro una specie di porta aperta, se per caso volesse riprendere le fila del discorso più avanti.
E poi c'è sempre l'ispettore Calligaris, l'altro uomo di Alice, quello con cui c'è un rapporto più pulito e paterno, anche meritocratico, se vogliamo... Nel primo libro forse l'ispettore considerava Alice una specie di mitomane, innocente ed idealista, ma adesso ne riconosce le intuizioni e il valore investigativo.


Cold cases e ambientazione nel mondo del teatro
Il caso giallo di "Una lunga estate crudele" parte dal ritrovamento del cadavere di un attore teatrale ucciso quasi trent'anni prima: un cold case, com'era già stato nel precedente romanzo. L'ispirazione per l'ambientazione nel mondo teatrale è venuta alla Gazzola dall'aver assistito a una recita del Macbeth in inglese rivolta alle scuole, una recita nella quale si è "imbucata", dopo essere uscita dal tribunale, accodandosi ad una scolaresca in cui si era imbattuta per caso. Uno spettacolo con una compagnia molto brava, addirittura quasi "sprecata" (o forse no?) per ragazzini che non ne hanno quasi sicuramente apprezzato né la bravura né l'impegno. Il teatro del Bardo citato nel libro è stato inventato di sana pianta dalla Gazzola, mentre la scelta di "Molto rumore per nulla" è legata al fatto che è ambientata a Messina, e si tratta quindi di un omaggio di Alessia alla sua città.

Quali sono le letture di Alessia Gazzola?
Alicia Gimenez-Bartlett e Fred Vargas sono le autrici che al momento la Gazzola predilige, per restare in ambito giallistico. E' sua intenzione leggere per migliorare la sua scrittura e il modo in cui tratteggia e costruisce i personaggi, per cui cerca di fare riferimento  ai classici del genere. Nel periodo della sua prima gravidanza (l'ho detto che la Gazzola attualmente ha una seconda bimba in arrivo? da una foto sopra si nota un po'...) aveva dovuto stare a riposo per tre mesi, durante i quali aveva avuto molto tempo per leggere un tomo come Guerra e pace di Tolstoj, ma adesso - con tutte le varie attività - diventa difficile.
Alessia ha sottolineato come spesso i personaggi su cui lei non ripone particolari aspettative, in fase di stesura, alla fine si rivelino poi quelli più riusciti, come ad esempio il personaggio della zingara in quest'ultimo libro. Altri, su cui magari ha cercato di fare un lavoro più approfondito, magari alla fine non risaltano come avrebbe voluto.

Quali sono i suoi telefilm preferiti?
Il podio l'ha assegnato immediatamente a Downton Abbey, poi seguono Il trono di spade e Homeland, rigorosamente in quest'ordine. Ha detto di aver amato molto anche le prime due stagioni di Grey's Anatomy (che dopo si è perso diventando una sorta di telenovela) e di Sex and the city. Invece non ha mai seguito né Body of Proof, né Bones, nonostante l'attinenza con la sua professione.


I suoi colleghi (medici legali) leggono i libri di Alessia Gazzola?
Qualcuno sì, naturalmente. E' singolare come almeno una decina di persone pensino - del tutto senza motivo! - di essere stati d'ispirazione per il personaggio di Claudio Conforti, mentre i diretti interessati, quelli che sono stati in effetti presi come spunto per qualche figura, non se ne sono resi conto e non l'hanno notato.
Fra gli altri personaggi che trovano le loro radici nella realtà di Alessia - non solo in ambito lavorativo - c'è poi quello della nonna di Alice, che l'autrice ha costruito fondendo le figure sia di sua nonna che di suo nonno. Alcune espressioni e alcune battute sono davvero tratte dalla realtà.

I titoli dei capitoli
Sin dal primo libro, sono caratteristiche le citazioni al principio di ogni capitolo. Vengono tutte da una raccolta decennale che colleziona citazioni da libri e canzoni: Alessia si porta sempre dietro un taccuino dove segna le frasi che la colpiscono.

I luoghi
Le ambientazioni e i posti citati nei vari libri sono tutti luoghi dove la Gazzola è stata (escludendo il Sudan citato ne "L'allieva"). Ciò vale anche in quest'ultimo romanzo, per Marsiglia e per Alicudi. A Marsiglia l'autrice è stata per circa un mese proprio nel periodo in cui ne stava scrivendo, prima per lavoro, e poi agganciandoci un periodo di vacanza. Alicudi, nelle Eolie, invece è uno de luoghi familiari dell'infanzia.


La fiction Rai di prossima realizzazione
Alessia ha ammesso che, nella sua testa, finora si era immaginata Alice con le fattezze dell'americana Zoey Deschanel, ma naturalmente non c'è ancora un cast per la fiction sulle avventure di Alice che verrà realizzata dalla Rai (nda: e probabilmente il cast sarà nostrano). Alessia sta comunque supervisionando la sceneggiatura, anche se non la sta scrivendo lei.

3 commenti:

  1. Mamma mia, credo che la mia anima di lettrice soffrirà se Alice e Claudio non finiranno insieme o se la scelta sentimentale non avverrà... Spero di non rientrare nella fetta di lettori che rimarrà male per un finale che non sarà quello che si aspetta.

    Mi chiedo quanto la Gazzola si renda conto che ci sono come delle fazioni che leggono i suoi romanzi: il team Claudio e il team Arthur sono una realtà.

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  2. Credo che lei sappia benissimo che noi lettori siamo schierati per uno o per l'altro, infatti era una domanda che lei stessa poneva spesso, mentre scambiava alcune battute con noi. Io ad esempio le ho detto che sino all'ultimo libro le mie preferenze erano abbastanza altalenanti fra i due, ma che con l'ultimo mi sono fermata nel team CC.

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    1. Nella realtà letteraria, io adoro Claudio e Alice insieme e spero proprio che riescano a trovare un modo tutto loro di avere una relazione che soddisfi entrambi.

      Di Claudio, tuttavia, sappiamo effettivamente pochissimo, a parte alcune sue propensioni nel gestire i rapporti interpersonali. Spero che nel prossimo — e, a quanto pare, ultimo — romanzo ci venga rivelato un po' di più di lui.

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